Ho deciso di utilizzare la lettera F e il font Bradley Hand IT.
Ho scelto la lettera F perché è l’ iniziale del mio nome, mentre il font perché mi ricorda, un po’, lo stile di scrittura giapponese.
Inoltre ho voluto analizzare la lettera F:
Scienze esoteriche della lettera F:
F : successo. Lettera che porta fortuna all’artista e a chi lavora nel commercio. Protegge nelle situazioni difficili.
PHE (P, F, PH): Immortalità, simbolo della parola, della bocca e del pensiero.
ALFABETO MAGICO:
F: LETTERA INTUITIVA. Negativa. Malattie in famiglia. Forte intuizione, responsabilità. Denota tendenza alla vita ritirata, misticismo, misantropia, misoginia, opportunismo.
Ho scelto questa foto, perché in un occasione triste di un periodo della vita, mentre andavo a vedere la mostra di Man Ray a Udine, sono rimasta colpita dal paesaggio che mi circondava e dal movimento di esso dovuto dallo spostamento in macchia. Ho , dunque, deciso di scattare una sequenza di foto in bianco e nero e a colori , dove fa parte questa foto, perché mossa da un sentimento di malinconia e di tristezza.
Questa foto, ogni volta che la guardo, mi ricorda, o la collego, ad un momento molto triste della storia di tutti noi; e cioè la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.
I rami secchi del vigneto, il filo di ferro e la scelta del bianco e nero, fanno si, appunto, che questo collegamento tra la foto e la storia delle Grandi Guerre, venga quasi naturale.
Ho deciso quindi, di utilizzare la poesia di Primo Levi, “Se questo è un uomo”, per descrivere al meglio questa foto.
Se questo è un uomo:
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo,
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi:
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
– Primo Levi
Ho scelto di fare questa foto per l’immagine del cervo utilizzata dal brand per sponsorizzare l’alcolico. Sono interessata all’associazione tra il liquore tedesco e il cervo associato, però, al cartone animato della Disney: Bambi (due cose contrapposte). Mi interessa, appunto, il contrasto tra la fiaba e le piaghe sociali dovute dall’alcol nella storia e nei giorni d’oggi.
“Dietro il suo sguardo,
la pelle pallida,
le occhiaie profonde,
gli occhi gonfi,
si cela il segreto del suo volto.”
– Francesca Danieli.
“Visto dall’interno, niente è completamente vuoto.”
-Nicolás Gómez Dávila-
In margine a un testo implicito, 1977/92
“Piante fresche e fiori colorati, io conservavo la loro vita e la custodivo. Ora non più vita, ma fiori finti e pinte grasse che sopravvivono da soli, lontani dalle mie cure, li osservo da distante. I miei occhi, spenti, guardano alla vita, come a piante grasse e alle persone come fiori finti. Non posso essere leggera, -soffro-, perchè il mondo si sta spegnendo. Come il deserto, terra arida, delle solitarie piante grasse.”
“Conosciamo, concepiamo e addirittura immaginiamo il corpo soltanto come un veicolo di significati… ma il corpo può appartenere alla comunità soltanto se è dotato di significato proprio” – Jean- Luc Nancy I periodi storici non sono “oggetti” immediatamente inquadrabili: la storia dei diversi esempi di Body Art, cominciata negli ani ’60, è “ciò che avviene ai confini di tutte le prospettive e ciò da cui esse sono tutte esse sono prelevate”. E’ così possibile comprendere pienamente la grande importanza storica e sociale delle diverse tipologie di Body Art: la capacità di unire i soggetti ( e quindi i corpi) attraverso e oltre le nebbie.
Raccontaci un po’ di più di queste cose…
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